lettura Acronimi

1.3 - Acronimi di reinterpretazione
Più diffuso, anche a livello di barzelletta, è il caso di acronimi architettati partendo da una sigla e reintepretandola. Nel 1928 venne fondata la società Upim, da intendere U.P.I.M., come acronimo, da sinistra verso destra, di "Unico Prezzo Italiano (o Unico Prezzo Imposto) - Milano". Secondo altri si doveva leggere da destra verso sinistra come acronimo di "Magazzini Italiani Prezzo Unico". Secondo altri ancora si trattava di "Unione Per Imbrogliare Meglio". Erano gli anni in cui si irrobustiva il Partito Nazionale Fascista, costituito con questo nome nel novembre del 1921: P.N.F. Diceva Luigi Lanfranconi (1882-1938): "Per Non Faticare o Per Necessità Familiari abbiamo scelto a simbolo della nostra vita le iniziali dei tre giorni dell’anno in cui non si fa niente: Pasqua, Natale e Ferragosto". Questa interpretazione circolava in tutta Italia; a Trieste si diceva "Povero Nostro Franz", rimpiangendo l’imperatore Francesco Giuseppe. Sempre a Trieste, quando cominciò a circolare la notizia che esisteva e operava l’O.V.R.A. (Opera Vigilanza Repressione Antifascista, servizio segreto costituito nel 1926), dissero "Ora Veramente Rimpiangiamo l’Austria".
Ben prima che diventasse famosa la Decima Mas, reparto a statuto speciale nelle truppe della Repubblica Sociale Italiana, o Repubblica di Salò, agli ordini dell'ufficiale di marina Junio Valerio Borghese (1906-1974), si insegnava ai bambini che i MAS erano Motoscafi Anti Sommergibili, e da questo acronimo Gabriele D’Annunzio ne aveva tratto un altro, latino, "Memento Audere Semper" (ricordati di osare sempre). Si sorvolava sul fatto che all’origine M.A.S. stava per Motobarca Armata Svan, e a sua volta S.V.A.N. stava per Società Veneziana Automobili Nautiche.