La vicenda Cesare Battisti - dal Corriere della Sera
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La vicenda Cesare Battisti - dal Corriere della Sera
Ex militante dei Proletari Armati
Il Brasile: «È un rifugiato politico»
Battisti non sarà estradato.
Il ministro brasiliano chiude la pratica per l'estradizione. La Farnesina: «Intervenga Lula»
RIO DE JANEIRO - Il Brasile ha concesso lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti, l'ex militante dei Proletari armati per il comunismo condannato all'ergastolo in Italia per quattro omicidi tra il 1977 e il 1979, la cui estradizione era stata chiesta tempo fa dall'Italia a Brasilia. «Sono deluso per la decisione del Brasile», ha commentato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
CONVOCATO L'AMBASCIATORE - Su istruzioni del ministro degli Esteri, Franco Frattini, il segretario generale della Farnesina, ambasciatore Giampiero Massolo, ha convocato l'ambasciatore della Repubblica federativa del Brasile, Adhemar Gabriel Bahadina, per esprimere la «sorpresa e il rammarico» per la decisione del ministero delle Giustizia brasiliano di accogliere il ricorso di Cesare Battisti.
RAMMARICO DELLA FARNESINA: ALFANO TELEFONERA' AL SUO COLLEGA BRASILIANO - «Da parte italiana si esprime viva sorpresa e forte rammarico per la decisione assunta dal ministro della Giustizia brasiliano che, ribaltando quanto stabilito dal Comitato nazionale per i rifugiati, ha accolto il ricorso di Cesare Battisti, un terrorista responsabile di gravissimi delitti che nulla hanno a che fare con lo status di rifugiato politico». È quanto si legge in una nota della Farnesina. «Nell'esprimere apprezzamento per la decisione adottata a fine novembre scorso dal Comitato che aveva negato, nell'ambito delle sue competenze, il riconoscimento dello status di rifugiato al terrorista Battisti - continua la nota - l'Italia rivolge un appello al presidente Lula da Silva perché vengano esperite tutte le iniziative che possano promuovere, nel quadro della cooperazione giudiziaria internazionale nella lotta contro il terrorismo, una revisione della decisione giudiziaria adottata». «Ciò vale a maggior ragione in un momento in cui i Paesi del G8 e quanti con essi hanno un rapporto di intensa collaborazione, come il Brasile, saranno chiamati a confermare un impegno solenne e a promuovere azioni sempre più efficaci per sconfiggere il terrorismo internazionale», conclude la nota. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano telefonerà nelle prossime ore al ministro della Giustizia brasiliano Tarso Genro per la concessione dello status di rifugiato politico a Cesare Battisti. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Franco Frattini che ha a sua volta parlato con Alfano.
RIFUGIATO POLITICO - Battisti, 52 anni, si trova agli arresti in un carcere della capitale brasiliana dal marzo dell'anno scorso. «È tradizione del Brasile considerare di concedere lo status di rifugiato politico ogni volta che riteniamo che esiste un fondato timore di persecuzione politica contro un cittadino», ha spiegato Pedro Abromovay, segretario agli affari legislativi del ministero della Giustizia. L'annuncio è arrivato tramite un comunicato diffuso nella notte dal ministro della Giustizia, Tarso Genro, che si è così pronunciato in modo opposto a quanto deciso dal Conare (Comitato Nazionale per i Rifugiati), che nel novembre scorso aveva respinto per tre voti contro due la richiesta di asilo politico formulata da Battisti.
«LO SCRITTORE ITALIANO» - La nota ricorda che la decisione riguardante «lo scrittore italiano Cesare Battisti» è stata presa sulla base «dello statuto dei rifugiati del 1951 e della legge 9474 del 1997», che prevedono quali ragioni valide per la concessione dello status di rifugiato «il fondato timore di persecuzione per motivi di razza... o di opinione politica». La nota segnala tra l'altro che Battisti è stato condannato solo dopo la sua fuga in Francia nel 1981, sulla base di accuse non fondate su prove certe, ma della testimonianza del pentito Pietro Mutti.
VENDETTA - Qualche giorno fa, in un'intervista al settimanale brasiliano Epoca, Battisti aveva detto di essere sicuro di «finire morto» nel caso di un rientro in Italia, dichiarandosi «certo che se tornassi, finirei vittima di una vendetta. Nel 2004 ho sofferto in Brasile - aveva precisato - un tentativo di sequestro da parte dei servizi segreti paralleli italiani».
SERVIZI, MAFIA E CIA - In dichiarazioni apparse nelle ultime ore sul quotidiano Estado do Sao Paulo, Genro aveva ricordato che stava «cercando informazioni sul tipo di punizione che hanno sofferto gli apparati illegali di repressione che agirono in Italia in quel periodo, e che erano legati alla mafia e alla Cia. Devo saperlo perché, se questi apparati sono ancora intatti, c'è un rischio per Battisti». Il ministro ha informato della sua decisione nella tarda serata di martedì il presidente Luis Inacio Lula da Silva, hanno ricordato i madia online brasiliani subito dopo l'annuncio, precisando che «la concessione di tale status non passa dalla Presidenza della Repubblica», ed è pertanto «responsabilità del ministero della Giustizia». Ora il Tribunale supremo federale del Brasile dovrà archiviare la richiesta di estradizione avanzata da Roma.
14 gennaio 2009(ultima modifica: 15 gennaio 2009)
Il Brasile: «È un rifugiato politico»
Battisti non sarà estradato.
Il ministro brasiliano chiude la pratica per l'estradizione. La Farnesina: «Intervenga Lula»
RIO DE JANEIRO - Il Brasile ha concesso lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti, l'ex militante dei Proletari armati per il comunismo condannato all'ergastolo in Italia per quattro omicidi tra il 1977 e il 1979, la cui estradizione era stata chiesta tempo fa dall'Italia a Brasilia. «Sono deluso per la decisione del Brasile», ha commentato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
CONVOCATO L'AMBASCIATORE - Su istruzioni del ministro degli Esteri, Franco Frattini, il segretario generale della Farnesina, ambasciatore Giampiero Massolo, ha convocato l'ambasciatore della Repubblica federativa del Brasile, Adhemar Gabriel Bahadina, per esprimere la «sorpresa e il rammarico» per la decisione del ministero delle Giustizia brasiliano di accogliere il ricorso di Cesare Battisti.
RAMMARICO DELLA FARNESINA: ALFANO TELEFONERA' AL SUO COLLEGA BRASILIANO - «Da parte italiana si esprime viva sorpresa e forte rammarico per la decisione assunta dal ministro della Giustizia brasiliano che, ribaltando quanto stabilito dal Comitato nazionale per i rifugiati, ha accolto il ricorso di Cesare Battisti, un terrorista responsabile di gravissimi delitti che nulla hanno a che fare con lo status di rifugiato politico». È quanto si legge in una nota della Farnesina. «Nell'esprimere apprezzamento per la decisione adottata a fine novembre scorso dal Comitato che aveva negato, nell'ambito delle sue competenze, il riconoscimento dello status di rifugiato al terrorista Battisti - continua la nota - l'Italia rivolge un appello al presidente Lula da Silva perché vengano esperite tutte le iniziative che possano promuovere, nel quadro della cooperazione giudiziaria internazionale nella lotta contro il terrorismo, una revisione della decisione giudiziaria adottata». «Ciò vale a maggior ragione in un momento in cui i Paesi del G8 e quanti con essi hanno un rapporto di intensa collaborazione, come il Brasile, saranno chiamati a confermare un impegno solenne e a promuovere azioni sempre più efficaci per sconfiggere il terrorismo internazionale», conclude la nota. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano telefonerà nelle prossime ore al ministro della Giustizia brasiliano Tarso Genro per la concessione dello status di rifugiato politico a Cesare Battisti. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Franco Frattini che ha a sua volta parlato con Alfano.
RIFUGIATO POLITICO - Battisti, 52 anni, si trova agli arresti in un carcere della capitale brasiliana dal marzo dell'anno scorso. «È tradizione del Brasile considerare di concedere lo status di rifugiato politico ogni volta che riteniamo che esiste un fondato timore di persecuzione politica contro un cittadino», ha spiegato Pedro Abromovay, segretario agli affari legislativi del ministero della Giustizia. L'annuncio è arrivato tramite un comunicato diffuso nella notte dal ministro della Giustizia, Tarso Genro, che si è così pronunciato in modo opposto a quanto deciso dal Conare (Comitato Nazionale per i Rifugiati), che nel novembre scorso aveva respinto per tre voti contro due la richiesta di asilo politico formulata da Battisti.
«LO SCRITTORE ITALIANO» - La nota ricorda che la decisione riguardante «lo scrittore italiano Cesare Battisti» è stata presa sulla base «dello statuto dei rifugiati del 1951 e della legge 9474 del 1997», che prevedono quali ragioni valide per la concessione dello status di rifugiato «il fondato timore di persecuzione per motivi di razza... o di opinione politica». La nota segnala tra l'altro che Battisti è stato condannato solo dopo la sua fuga in Francia nel 1981, sulla base di accuse non fondate su prove certe, ma della testimonianza del pentito Pietro Mutti.
VENDETTA - Qualche giorno fa, in un'intervista al settimanale brasiliano Epoca, Battisti aveva detto di essere sicuro di «finire morto» nel caso di un rientro in Italia, dichiarandosi «certo che se tornassi, finirei vittima di una vendetta. Nel 2004 ho sofferto in Brasile - aveva precisato - un tentativo di sequestro da parte dei servizi segreti paralleli italiani».
SERVIZI, MAFIA E CIA - In dichiarazioni apparse nelle ultime ore sul quotidiano Estado do Sao Paulo, Genro aveva ricordato che stava «cercando informazioni sul tipo di punizione che hanno sofferto gli apparati illegali di repressione che agirono in Italia in quel periodo, e che erano legati alla mafia e alla Cia. Devo saperlo perché, se questi apparati sono ancora intatti, c'è un rischio per Battisti». Il ministro ha informato della sua decisione nella tarda serata di martedì il presidente Luis Inacio Lula da Silva, hanno ricordato i madia online brasiliani subito dopo l'annuncio, precisando che «la concessione di tale status non passa dalla Presidenza della Repubblica», ed è pertanto «responsabilità del ministero della Giustizia». Ora il Tribunale supremo federale del Brasile dovrà archiviare la richiesta di estradizione avanzata da Roma.
14 gennaio 2009(ultima modifica: 15 gennaio 2009)
Maristela Schiavoni- Messaggi : 248
Data di iscrizione : 11.07.08
Località : São Paulo - Brasil
Re: La vicenda Cesare Battisti - dal Corriere della Sera
Cara Maristela , io non sapevo chi era questo Battisti , e ho ricevuto un'email raccontando la sua storia .Ve lo traducco
Chi scrive è il figlio di uno che Battisti ha assassinato .
Lui vive in una piccola città nella provincia di Venezia Scrive a tutti i brasiliani perche si sente molto ferido con la decisione del Ministro della Giustizia di considerare Cesare Battisti un rifugiato politico
30 anni fa a assassinato il suo padre . e ci racconta ...chi é Battisti: ha incominciato con la politica già in carcere ,arrestato per crime comune , li ha conosciuto il terrorista di sinistra Arrigo Cavallina.
La prima vittima dei Proletari Armati per il comunismo -PAC, é stato il sub officiale della guardia carceraria Antonio Santoro .
Quando lui esce da casa per andare al lavoro , Battisti gli spara per dietro nelle spalle (6/6/1978). Ritornando al suo grupo lui racconta alla sua compagna gli effetti di veder "alguém jorrando sangue".
Mi fermo qui per oggi e mi piacerebbe di sapere se la traduzione va bene . Possiamo studiarla .Le parole in rosso sono quelle che ho dubbio .
AIUTATEMI ?
A presto Silvia
Chi scrive è il figlio di uno che Battisti ha assassinato .
Lui vive in una piccola città nella provincia di Venezia Scrive a tutti i brasiliani perche si sente molto ferido con la decisione del Ministro della Giustizia di considerare Cesare Battisti un rifugiato politico
30 anni fa a assassinato il suo padre . e ci racconta ...chi é Battisti: ha incominciato con la politica già in carcere ,arrestato per crime comune , li ha conosciuto il terrorista di sinistra Arrigo Cavallina.
La prima vittima dei Proletari Armati per il comunismo -PAC, é stato il sub officiale della guardia carceraria Antonio Santoro .
Quando lui esce da casa per andare al lavoro , Battisti gli spara per dietro nelle spalle (6/6/1978). Ritornando al suo grupo lui racconta alla sua compagna gli effetti di veder "alguém jorrando sangue".
Mi fermo qui per oggi e mi piacerebbe di sapere se la traduzione va bene . Possiamo studiarla .Le parole in rosso sono quelle che ho dubbio .
AIUTATEMI ?
A presto Silvia
silviag- Ospite
Re: La vicenda Cesare Battisti - dal Corriere della Sera
Carissima Silvia,
Innanzittutto grazie mille per aver segnalato i tuoi dubbi rispetto alla forma più giusta di scrivere. Così ci hai dato la possibilità di fare delle ricerche sul dizionario e ci hai fatto tornare a studiare la bellissima lingua italiana, ciò che mi piace tanto.
La tua traduzione dell'articolo che hai ricevuto per mail va bene. Credo che sia una forma di chiarire meglio per noi stesse e per gli altri chi è questa persona, Cesare Battisti, di cui i giornali brasiliani ed anche quelli italiani hanno tanto parlato negli ultimi giorni.
Rispetto alle parole in rosso, posso darti la mia modesta opinione:
"...una mail raccontando la sua storia. Ve la traduco."
Penso che il pronome più adeguato in questo caso sia "la", dal momento che si riferisce alla "mail", e "mail", in italiano è usato come sostantivo femminile.
"...arrestato per reati comuni..."
"... di aver visto una persona schizzata di sangue ."
Dopo una ricerca sul dizionario, ho fatto anche alcune piccolissime segnalazioni rispetto alla tua traduzione:
"...si sente molto ferito..."
"30 anni fa ha assassinato..."
"...dove ha conosciuto..."
"...è stato l'ufficiale inferiore della guardia..."
"...Battisti spara da dietro alle sue spalle..."
Cara Silvia, scusami se ho fatto qualche errore. Anch'io, come te, sono una studentessa d'italiano. Chissà i nostri compagni ci diano una mano.
Abbracci a te.
Abbracci a tutti.
Maristela
Innanzittutto grazie mille per aver segnalato i tuoi dubbi rispetto alla forma più giusta di scrivere. Così ci hai dato la possibilità di fare delle ricerche sul dizionario e ci hai fatto tornare a studiare la bellissima lingua italiana, ciò che mi piace tanto.
La tua traduzione dell'articolo che hai ricevuto per mail va bene. Credo che sia una forma di chiarire meglio per noi stesse e per gli altri chi è questa persona, Cesare Battisti, di cui i giornali brasiliani ed anche quelli italiani hanno tanto parlato negli ultimi giorni.
Rispetto alle parole in rosso, posso darti la mia modesta opinione:
"...una mail raccontando la sua storia. Ve la traduco."
Penso che il pronome più adeguato in questo caso sia "la", dal momento che si riferisce alla "mail", e "mail", in italiano è usato come sostantivo femminile.
"...arrestato per reati comuni..."
"... di aver visto una persona schizzata di sangue ."
Dopo una ricerca sul dizionario, ho fatto anche alcune piccolissime segnalazioni rispetto alla tua traduzione:
"...si sente molto ferito..."
"30 anni fa ha assassinato..."
"...dove ha conosciuto..."
"...è stato l'ufficiale inferiore della guardia..."
"...Battisti spara da dietro alle sue spalle..."
Cara Silvia, scusami se ho fatto qualche errore. Anch'io, come te, sono una studentessa d'italiano. Chissà i nostri compagni ci diano una mano.
Abbracci a te.
Abbracci a tutti.
Maristela
Maristela Schiavoni- Messaggi : 248
Data di iscrizione : 11.07.08
Località : São Paulo - Brasil
Re: La vicenda Cesare Battisti - dal Corriere della Sera
Cara Maristella mi sembra giusto quello che hai scritto !!!
Andiamo avanti .........
Dopo una serie di assalti il gruppo risolve risolve attacare i commercianti che hanno reagito contra gli assalti.
Inizialmente hanno pensato di ferirli ma dopo per mostrare la loro forza hanno deciso di ammazarli
Dice l'interlocutore ....Sono arrivati alle quatro e mezzo del pomeriggio Mio padre stava servindo un cliente e io nei fondi della casa parlando al telefono ....quando ho sentito uno sparo.....
Continua nel prossimo capitolo .
Andiamo avanti .........
Dopo una serie di assalti il gruppo risolve risolve attacare i commercianti che hanno reagito contra gli assalti.
Inizialmente hanno pensato di ferirli ma dopo per mostrare la loro forza hanno deciso di ammazarli
Dice l'interlocutore ....Sono arrivati alle quatro e mezzo del pomeriggio Mio padre stava servindo un cliente e io nei fondi della casa parlando al telefono ....quando ho sentito uno sparo.....
Continua nel prossimo capitolo .
silviag- Ospite
Re: La vicenda Cesare Battisti - dal Corriere della Sera
Complimenti, cara Silvia, sei riuscita a creare suspense.
Aspettiamo allora la traduzione del prossimo brano che sarà fatta da te.
Poi proverò a fare io una piccola continuazione della traduzione, per esercitare l'uso della lingua italiana.
Un caro saluto.
Maristela
PS: Dopo aver finito la traduzione della mail che hai ricevuto, possiamo discutere un po' il caso Cesare Battisti e possiamo anche studiare i testi tratti dai giornali.
Aspettiamo allora la traduzione del prossimo brano che sarà fatta da te.
Poi proverò a fare io una piccola continuazione della traduzione, per esercitare l'uso della lingua italiana.
Un caro saluto.
Maristela
PS: Dopo aver finito la traduzione della mail che hai ricevuto, possiamo discutere un po' il caso Cesare Battisti e possiamo anche studiare i testi tratti dai giornali.
Maristela Schiavoni- Messaggi : 248
Data di iscrizione : 11.07.08
Località : São Paulo - Brasil
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